calcio

giovedì 13 marzo 2014

Europa League: deve essere l'anno delle italiane

Vedere la Champions League e non poter ammirare neppure una squadra italiana già ai quarti di finale è veramente deprimente. Negli ultimi anni, direi dal 2010 ad oggi, il calcio italiano sta vivendo una fase di netto calo a livello continentale. I petrodollari avranno sicuramente influito sul mercato dei top-player, ma resta il fatto che i tempi in cui l'Italia portava tre squadre su quattro nelle semifinali della massima competizione europea sono lontanissimi. Ma, per questa stagione, resta un'ancora di salvezza, l'ultima speranza che ci permetterebbe di riscattarci e di imporci a livello continentale: si chiama Europa League. E quest'anno più che mai i colori nostrani non possono fallire per diversi motivi.

JUVENTUS, FIORENTINA E NAPOLI COMPETITIVE- Innanzitutto la mia speranza di poter vedere trionfare un'italiana nasce vedendo ciò che presentiamo sul palcoscenico europeo. La Juventus sta dimostrando, a suon di record in campionato, che avrebbe potuto tranquillamente meritare un posto fra le prime otto in Champions, ma la sfortuna e l'inesperienza non le hanno permesso di accedere neppure agli ottavi di finale. Altra delusa è stata il Napoli, che ha avuto il triste privilegio di essere stata la prima squadra ad essere estromessa in Champions dopo un girone chiuso a 12 punti (per la cronaca, lo Zenit si è qualificato con 6). Benitez (che nella passata stagione trionfò sulla panchina del Chelsea) è il tecnico più vincente a livello internazionale che il calcio italiano può vantare di avere e questo potrebbe essere un fattore determinante. Infine la Fiorentina e il suo tecnico Montella hanno dimostrato di tenere a cuore questa manifestazione non secondaria e i risultati ottenuti lo dimostrano: 8 partite giocate, 6 vittorie e 2 pareggi.

LA FINALE A TORINO COME STIMOLO IN PIU'- Poter assistere stasera a Torino all'ennesimo round fra Juventus e Fiorentina ha i suoi pro e i suoi contro: se da un lato l'Italia avrà la certezza di presentare almeno una squadra ai quarti di finale, dall'altro lato sia i bianconeri che i viola, per organico e tradizione, hanno le carte in regole per entrare nelle prime otto del torneo. E se poi la finale sarà in programma allo "Juventus Stadium" allora la voglia di fare bene aumenta. L'ultimo torneo internazionale, per la cronaca, vinto dai bianconeri fu proprio in uno stadio italiano, la Champions di Roma nel 1996. E sarebbe un sogno per i napoletani e i fiorentini, invece, poter trionfare nella città della squadra verso la quale la rivalità calcistica è più sentita.

DIFENDERE UN PALMARES CONTRO AVVERSARI ABBORDABILI- Non dimentichiamo che, in questa manifestazione, l'Italia ha il primato per squadre vincitrici: Juve e Inter hanno trionfato per ben tre volte, il Parma per due e il Napoli per una, per un totale di 9 trionfi, 2 in più di Spagna e Inghilterra. Peccato che l'ultima vittoria è datata 1998, con l'affermazione per 3-0 della prima Inter di Ronaldo, in quel di Parigi contro la Lazio. Negli anni novanta la vecchia Coppa Uefa era terreno fertile per le squadre del nostro Paese e i derby in famiglia, come quello di stasera, non erano per nulla rari. Da quando il torneo ha cambiato nome in Europa League, però, i nostri colori non hanno mai fatto belle figure, non riuscendo neppure a superare l'ostacolo dei quarti di finale. Per nostra fortuna, le squadre ancora in gioco quest'anno sembrano meno pericolose di qualche stagione fa: se si esclude il Porto, che se la vedrà proprio contro il Napoli, restano da temere soltanto il Benfica, finalista della passata stagione, il Tottenham, che non sta vivendo un'ottima annata, e il Valencia, meno competitivo degli ultimi anni. Per il resto le restanti formazioni sono ampiamente, a mio modo di vedere, alla portata delle italiane. Non ci resta che sperare che, sotto il cielo italiano, quella Coppa tanto bistrattata e sottovalutata, da noi in primis, torni a dare lustro ad un calcio in declino.

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