calcio

mercoledì 14 maggio 2014

Nazionale: giuste le convocazioni di Prandelli?

Dopo la bufera per la gomitata di Chiellini, Cesare Prandelli ha dovuto rendere pubblica la lista dei 30 convocati per il Mondiale in programma in Brasile fra un mese, che saranno ridotti a 23 il prossimo 2 giugno. Tante le sorprese, a cominciare dal numero stesso dei giocatori chiamati: è stato aggiunto, infatti, il portiere del Parma Mirante, a semplice scopo precauzionale. La decisione, invece, che ha fatto più discutere è stata l'esclusione di Gilardino, mentre parecchi saranno i ballottaggi.

CRISCITO RESTA A CASA- In porta, come era prevedibile, oltre a Buffon e Sirigu, il commissario tecnico ha scelto Perin, autore di un'esaltante stagione a Genova. Nessuna chance, invece, per la giovane promessa dell'Udinese Scuffet. Per quanto riguarda il reparto difensivo, un po' a sorpresa è stato escluso Domenico Criscito. Il terzino dello Zenit, infatti, paga la scarsa forma fisica in un campionato, quello russo, non ancora al livello dei maggiori tornei europei. Sempre riguardo le vie laterali, si prospettano due interessanti duelli: Abate e Maggio, che arrivano da due deludenti annate, a destra e Pasquale e Darmian, quest'ultimo uno degli uomini più interessanti del Torino delle meraviglie che si gioca l'Europa, a sinistra. A centro, confermata la presenza di Chiellini, nonostante le polemiche del web, e degli altri due difensori della Juventus, ovvero Bonucci e Barzagli. A casa Ogbonna, che ha pagato le pessime prestazioni dell'ultimo periodo. Sicuri di andare in Brasile dovrebbero essere De Sciglio e l'oriundo Paletta, nel quale Prandelli confida molto, mentre il sacrificato dovrebbe essere l'interista Ranocchia.

LOTTA A CENTROCAMPO- Dei 10 centrocampisti che Prandelli ha scelto per il momento, solo 7 andranno in Brasile e, a differenza della difesa, i ballottaggi sono più equilibrati. Partiamo dalle certezze. Pirlo, Marchisio, De Rossi, Montolivo, Thiago Motta e Candreva saranno, a meno di infortuni, confermati. Oltre a questi 6, ci sarà posto solo per uno. Le alternative sono Romulo, Verratti, Aquilani e Parolo. Escluderei intanto il giocatore del Parma, che nonostante la bella stagione, non sembra aver convinto in toto Prandelli. Verratti, invece, sembra chiuso dalla concorrenza, anche se al Psg resta il punto fermo del centrocampo. Opterei per l'italo-brasiliano Romulo piuttosto che su Aquilani, anche perché il centrocampista del Verona è più duttile e può ricoprire anche il ruolo di terzino (ruolo in cui l'Italia è abbastanza scoperta). Spiccano due assenze: la prima, forse la più clamorosa anche se era prevedibile, è quella di Diamanti che, scegliendo la Cina, era consapevole che il Mondiale lo avrebbe visto in tv. La seconda è quella di Florenzi che io personalmente avrei inserito almeno fra i 30, anche vedendo le prestazioni che ha fatto quest'anno con la Roma.

IL PUPILLO GILARDINO NON CI SARA'- Forse l'esclusione in attacco più illustre è quella di Alberto Gilardino, che da molti era etichettato come il pupillo dell'allenatore (lo ha già avuto a Parma e Firenze). Probabilmente il tecnico ha preferito avere in rosa calciatori con gambe più fresche, come ad esempio Destro, molto simile al collega del Genoa per caratteristiche, ma con qualche anno in meno sulla carta d'identità. Scontata la presenza dei gemelli del gol granata Cerci e Immobile, che con tutta probabilità sarà il prossimo capocannoniere della Serie A. Chiude la lista, oltre al talento (si spera per noi) Balotelli, un terzetto di tutto rispetto: Rossi, Cassano e Insigne. Il bomber della Fiorentina, tornato appena una settimana fa dopo un lungo e brutto infortunio, sta riacquistando la forma migliore e dovrebbe salire sull'aereo per Rio. Considerando il modulo che userà Prandelli, il 4-3-3, sono più propenso ad optare per Insigne piuttosto che per Cassano, essendo quest'ultimo più una seconda punta, una sorta di doppione di Rossi. Infine, come era ampiamente prevedibile, nessuna considerazione per i vari Toni, Totti e Di Natale, a cui ieri sera si è aggiunto Gilardino, talenti della vecchia Italia che andrà in Brasile guardando avanti e sperando che i giovani ci portino molto lontano.

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